Mi è stato chiesto da un amico di dare un’occhiata a un confine di proprietà in una zona montuosa e boscata di poche migliaia di metri quadri.
Il solito primo sopralluogo per verificare se esiste qualche termine che delimiti i mappali di proprietà per poi, eventualmente, chiamare un professionista e procedere con un rilievo strumentale coinvolgendo i vicini.
In QGIS ho caricato il WMS del Catasto e ho creato i confini della proprietà utilizzando le particelle della visura catastale. Ho creato una stampa da mostrare al proprietario e ho creato una piccola custom map (KMZ) e che ho caricato nel Garmin GPSMAP 65s.
Con il proprietario siamo andati a fare il giro dei confini e la precisione teorica di 1,8 m del 65s è stata sufficiente per trovare un palo, uno spigolo di un casottino, per verificare che su un intero lato il filo spinato era il confine corretto e che, dopo un sette visibile nella realtà, un rio corrispondeva bene al confine.
Meno di mezzora per creare la mappa, alla fine di un’escursione, in un’oretta scarsa, abbiamo fatto il giro dei confini e adesso la proprietà ha un idea della situazione. La cosa più lunga è stata la mangiata finale!