Sfruttando la reclusione forzata sto verificando, i miei dati vettoriali di viabilità, fabbricati, corsi d’acqua, toponimi con più fonti possibili, in modo da ottenere un database di informazioni il più possibile corrette e affidabili.
In modo da confrontare e “validare” i dati grezzi provenienti dai dati regionali, dall’OpenStreetMaps, dai siti.
Il lavoro è notevole ma sta procedendo bene. Mi occorrerebbe una quarantena di almeno due anni, ma questo non conta.
Un discorso, in particolare, va fatto per la sentieristica CAI e di altri Enti. Molti usano i dati ufficiali senza nemmeno guardarli, giustificandosi con il fatto che sono i dati ufficiali e quindi devono andare bene. Un po’ quello che faceva Garmin con i dati CAI.
Per me invece occorre un lavoro di verifica, specialmente per quelle fonti che sono ufficiali ma obsolete. Tipo la sentieristica CAI Toscana del 2005!
Ci sono siti dei CAI locali che implementano tracce più recenti e questo crea difficoltà nel scegliere il percorso “corretto e attuale”.
La zona che sto controllando è la “mia” zona quindi l’ho frequentata abbastanza, inoltre in zona esistono gruppi di escursionisti che gestiscono siti internet dove aggiungono le tracce di tutte le escursioni che fanno.
In questo modo posso confrontare centinaia di tracce reali.
Utilizzando il metodo che ho già illustrato tempo fa in un post e a cui rimando per i particolari posso verificare la percorrenza reale di un sentiero.
https://paolomontevecchi.it/progettare-unescursione/
Quindi confrontando le mie quasi 600 tracce e le centinaia di tracce di altri (che conosco e di cui mi fido) posso operare così, faccio alcuni esempi:
1) linea verde OSM, linea rossa sentiero CAI database Regionale Emilia-Romagna, linee gialle sottili i miei 11 passaggi in quel punto. L’ingrandimento è molto grande, le distanze sono ridotte, anche se non sembra.
2) linee arancio e verdi OSM, linea rossa sentiero CAI, linee gialle sottili i miei passaggi in quel punto (Pian dell’Aiara). Da notare come le linee verdi OSM sono molto precise mentre l’arancio è un po’ disallineata.
Notare anche che le mie tracce non le “pulisco” in nessun modo, voglio che rimangano i “gomitoli” e gli errori che possono fornire informazioni sia durante questo lavoro di verifica sia in fase di pianificazione di una nuova escursione. Il gomitolo nell’aia indica che una volta ci saremo fermati a mangiare lì.
3) anche nel caso di uno contro uno, cioè quando ci si è passati realmente solo una volta può essere utile il metodo.
Naturalmente ci sono tutte le combinazioni possibili, molto spesso sono i percorsi OSM a risultate più allineati con le tracce reali. Specialmente nel caso in cui il percorso è cambiato nel tempo, quindi la traccia CAI passa in un punto mentre l’OSM e le tracce reali passano in un altro punto.
C’è il caso in cui alcune tracce reali seguono il percorso CAI e altre l’OSM. Se si ha voglia di verificare si nota che le tracce reali “vecchie” seguono il CAI e le recenti l’OSM. In questo modo si verifica approssimativamente anche quando è cambiato il percorso.