Leggiamo dal bel sito

https://trekking.it/abbigliamento-e-attrezzature/telefoni-per-gli-sport-outdoor.html

“pioggia, polvere, fango e urti sono tutti elementi che non di rado fanno da contorno a un’escursione, ma con i quali i telefonini non vanno molto d’accordo.

Poi c’è il classico problema della durata della batteria: spesso l’escursionista si trova ad affrontare basse temperature, che abbattono la durata delle batterie e, soprattutto durante i trekking di più giorni, non è semplice trovare “un attacco” per ricaricare.

Per dare una risposta a tutte queste esigenze alcune aziende realizzano prodotti appositamente studiati per l’utilizzo in ambiente outdoor o per chi lavora nei cantieri. Il termine specifico in inglese è “rugged phones”, cioè telefoni duri, tosti, resistenti.

Queste le caratteristiche principali che contraddistinguono i rugged phones:

  • Resistenza superiore agli urti
  • Impermeabilità alla polvere e all’acqua
  • Durata superiore della batteria
  • Resistenza superiore dello schermo a graffi e rotture
  • Resistenza superiore alle basse e alte temperature

Queste caratteristiche sono definite da specifici standard internazionali, assegnati sulla base dei test superati dal prodotto. I più significativi per la valutazione delle caratteristiche dello smartphone sono:

  • Il Codice IP, che definisce il livello di impermeabilità;
  • Il codice MIL-STD-810G, che definisce il livello di resistenza agli urti, alle basse e alte temperature e, in generale, alle sollecitazioni estreme.

Per quanto concerne la resistenza dello schermo ai graffi e alle rotture il riferimento, non istituzionalizzato ma stabilito dal mercato è il vetro Gorilla Glass nelle sue diverse varianti, prodotto da un’azienda privata e adottato da quasi tutte le marche produttrici di device tecnologici…”

C’è da dire che difficilmente un escursionista (o un mtb biker) acquisterà un prodotto così come smartphone, diciamo, di tutti i giorni. È più facile che lo faccia un boscaiolo!

Però partendo da queste considerazioni si può fare un ulteriore passo:

Acquistare un “rugged phones” al posto di un GPS escursionistico.  Scegliere un modello non di ultima generazione in cui installare solo una app cartografica (OruxMaps, Locus … visto che hanno sistema operativo Android), lasciarlo anche senza SIM, gestendo tracce e mappe da casa con il WiFi.

Il prezzo può aggirarsi sui 100 euro, la durata della carica della batteria, già buona di suo, è molto aumentata dall’assenza della SIM (è come utilizzare il nostro smartphone in “modalità aereo”), le app (OruxMaps, Locus …) sono molto più evolute ed intuitive del software dei Garmin, per non parlare delle altre marche di ricevitori che hanno software a dir poco arcaici (Windows CE!). Tutti ricevono anche i satelliti Glonass.

In questo modo ho un apparecchio che per caratteristiche di robustezza, capacità delle batterie, impermeabilità è paragonabile a un Garmin ma con un software migliore, gratis (OruxMaps) o a pochi euro (Locus, MyTrails), aggiornato molto spesso.

Non ho ancora avuto la possibilità di provare un prodotto del genere, chiedo se qualcuno lo ha fatto o ha intenzione di provare.

Potrebbe sembrare un’eresia ma io penso di no.

Mi sorgono dubbi sulla visibilità al sole, ma ci sono recensioni che parlano di una visibilità superiore agli smartphone “normali” (??) e sul fatto che con il touch screen non si usi con i guanti grossi invernali (vedi foto ??).

C’è da dire che anche i nuovi modelli Garmin senza bottoni non si possono usare con i guanti grossi.

Penso che sia una strada da seguire, con cautela, facendo delle prove in situazioni via via più complesse.

Alla fine con un centinaio di euro si ha uno strumento paragonabile a un ricevitore GPS escursionistico forse un po’ più amichevole.

Modificato 2018/05/27 08:00

Aggiungo due contributi, il primo arrivato come commento al post sulla pagina del gruppo Facebook GPS e cartografia digitale, il secondo come mail personale ricevuta da un grande esperto di cartografia, GPS e tanto altro:

(1) —– Vorrei dibattere un poco sugli smartphone “rugged”, visto che ne ho collaudato uno per più di un anno in escursioni di varie difficoltà.
Marca e modello cinese: NO.1 X-MEN X1. Acquistato su un sito cinese.
Pregi: batteria da 5800mAh dichiarati, ma effettive 7-8 ore con GPS acceso e registrazione traccia. IP68, case gommato attorno ma con vetro a filo, quindi poco protetto.
Difetti: Parecchi
GPS scadente: fix di parecchi minuti, e con forte tendenza a fare tracce a “gomitolo”…
Camera posteriore con parecchi pixel ma decisamente insufficiente nei risultati.
Ne ho acquistato due, una per un amico. Dopo qualche mese sono andate fuori uso entrambi e per lo stesso difetto (di fabbrica): Si era staccato un componente sulla scheda madre. Assistenza post vendita zero e nessun laboratorio lo ha accettato.
L’audio era bassissimo.
Mi fermo qui, dico solo che ora uso un vecchio Samsung S5 con cover “rugged “ vado benone, sempre con OruxMaps.

 (2) —– Il telefono rugged cinese da 60 euro ha funzionato egregiamente per 2 giorni, dopodiché il touchscreen è partito.
Dunque OziExplorer x Android è un’applicazione notevolissima e completamente personalizzabile. Con le nuove e potenti batterie i telefoni rugged sono una buonissima opzione, specie per chi ha problemi di vista …
… occorre però spendere una cifra “ragionevole” per l’acquisto dello smartphone, secondo me compresa tra 150 e 200 euro in modo da poter scegliere tra marchi affermati e godere di un servizio di assistenza all’altezza della situazione.