Vorrei mostrare come, a volte, progetto un ‘escursione in una zona nota, dove sono già stato diverse volte.
L’altro giorno alcuni amici mi hanno chiesto se li portavo a fare un gito in una zona fresca ma non sui soliti sentieri CAI, allora ho applicato il mio metodo “Montevecchi” per cercare un bel giretto, per loro, inedito.
Bisogna premettere che dal febbraio 2008 io ho archiviato tutte le tracce delle mie escursioni, anche quelle già percorse tantissime volte o quelle più banali. Mi serve molto per verificare quando ci sono stato e altre informazioni che sono presenti nella stessa traccia (tempi di percorrenza, dislivelli).
Inoltre ho sviluppato una piccola procedura che gira su PC con Windows che permette di archiviare le tracce (nel formato PLT nativo di OziExplorer), è possibile aggiungere dati e, cosa più importante, è possibile estrarre le tracce che sono state percorse in una certa zona, inserendo le coordinate di un punto geografico e indicando in che area devono essere cercate.
Sotto si vede come vengano inserite le coordinate, in questo caso in gradi-minuti-secondi (rosso), fornite da OziExplorer e 5 km di area di ricerca (blu). Da notare anche che ha trovato 48 tracce nell’area (verde) sulle 497 totali (viola). ORMAI ARRIVO A 500!!!
Premendo il bottone [OziExplorer] vengono aperte tutte le tracce selezionate. Si crea un bel gomitolo (vedi sotto). In questa zona in particolare ci sono stato un’esagerazione di volte, per cercare nuove possibilità e poi ad accompagnare qualche amico, quindi ce ne sono veramente tantissime. I colori diversi sono quelli che avevo impostato quando ho salvato la traccia. In genere rosa-fucsia sono quelli del vecchio GPS e quindi sono i meno precisi e da prendere meno in considerazione. Quelli multicolore sono quelli fatti con il 62S.
Adesso posso verificare le tracce realmente percorse nella zona, quando le ho percorse (se sono passati molti anni probabilmente la situazione sarà diversa) e quindi scegliere quale percorso fare, anche in funzione delle persone con cui ci devo andare.
A questo punto digito un nuovo percorso (quello verde chiaro, vedi sotto) che passerà da una traccia reale ad un’altra, ma, molto importante, sarà quasi sempre su tracce già percorse. Non dovrebbero esserci grosse sorprese se non qualche albero caduto o una nuova frana (tempo totale del lavoro da 5 a 10 minuti).
La traccia così creata la trasferisco nel GPS e stampo un foglio A4 della zona, in genere, non con tutto il gomitolo ma solo con le tracce più importanti. Utilizzando la stampa per verificare i dubbi senza tirar fuori dallo zaino la carta originale si allunga la vita delle carte da mesi a decenni. Poi la stampa, sporca di ditate di unto di salame, inumidite dal sudore, bagnate dalla pioggia vengono buttare al ritorno.
Se a qualcuno interessa la procedura di ricerca mi contatti. La distribuisco gratuitamente come promozione.