Nel gruppo FacebookGPS e cartografia digitale” si è parlato di nuovo del problema del blocco, quasi irreversibile, di un GPS Garmin qualora si inserisca una traccia GPX difettosa. Provo a fare il punto della situazione per quello che so.

Cosa molto importante da chiarire subito, non stiamo parlando di una traccia con punti sbagliati, non precisi, con gomitoli. Ma una traccia che ha un errore nella struttura interna.

Un file GPX è un file di testo in formato XML che potrebbe cominciare così:

senza entrare nei particolari basta vedere che è una struttura perfettamente codificata, ogni “voce” si apre e si chiude in un certo modo e l’assenza, per esempio, di un carattere “>” ne compromette la comprensione da parte di uno strumento.

Quindi se si “copia-incolla” o si trascina una traccia GPX “difettosa” dal PC alla cartella Garmin\GPX lo strumento si può bloccare e non accendersi più.

Il problema nasce dal fatto che gli strumenti Garmin (non ho controllato per gli ultimi modelli usciti in questi mesi, 66, 64x …) in fase di accensione si leggono tutti i file GPX contenuti al loro interno. Se ne trovano uno difettoso si possono bloccare. Questo, incredibilmente, anacronisticamente, inspiegabilmente, succede anche quando si collega lo strumento alla presa USB con il cavo. Quindi non è possibile collegare lo strumento al PC, andare nella cartella Garmin\GPX e cancellare il file difettoso (o tutti per sicurezza), perchè non riusciamo a far partire lo strumento.

Esistono delle procedure per un avvio “hard”, spingendo tasti particolari nel momento dell’avvio ma quasi sempre non funzionano.

Queste cose me le ha confermate il concessionario Garmin di Imola. A lui è successo che un cliente ha portato un Garmin bloccato per questo motivo, lo strumento è stato spedito in assistenza (naturalmente non in garanzia) ma è tornato ancora bloccato con il suggerimento di buttarlo e comprarne un altro.

Sarebbe sufficiente che lo strumento, una volta collegato con il cavo USB al PC, si comportasse tipo chiavetta, senza attivare la procedura di accensione ma semplicemente rendersi disponibile alla navigazione, ma questo non succede e dobbiamo trovare un’altra soluzione.

Fortunatamente la soluzione c’è ed è molto semplice!

Quando abbiamo una traccia GPX “sconosciuta” è sufficiente aprirla con un programma-app-sito affidabile e risalvarla ancora come file GPX.

Facciamo un esempio: ho una traccia GPX “sconosciuta” (mandata per mail, chiavetta, trovata in un sito, in un CD di una Proloco), la importo in:

  • programma cartografico – BaseCamp, OziExplorer, OKMAP, Global Mapper, QGIS…
  • app dello smartphone – l’elenco sarebbe quasi infinito diciamo, OruxMaps, Locus, Guru Maps, MyTrails, VIewRanger, Avenza, Strava, OKMAP Mobile…
  • sito idoneo – Wikiloc, GPSies (ormai venduto ad AllTrails, peccato!), Strava, Avenza, ViewRander…

in questo modo l’importazione comporta la lettura del file di testo GPX da parte del mio programma-app-sito, l’interpretazione e la creazione della traccia (la riga colorata) sullo schermo. Questo è anche molto utile perchè posso verificare, se la traccia è quella corretta (se cerco la traccia del sentiero CAI 654 e invece il nome è sbagliato ed è la traccia 754 non l’ho controllata, sono andato alla partenza ma la traccia è nella valle vicina!).

Verificato che sia giusta procedo all’esportazione ancora in formato GPX. il programma-app-sito si ricalcola tutti i punti e crea un file di testo GPX. NUOVO!

Se io ho fiducia nel mio programma-app-sito perchè fino ad ora ha sempre creato GPX validi sono tranquillo. Inserisco la traccia nella cartella Garmin\GPX e tutto funzionerà a dovere.