Per Natale mi hanno regalato un orologio Garmin Forerunner45.

Non ho avuto nessun problema a connetterlo allo smartphone tramite Garmin Connect, è impressionante quanti dati riesca a raccogliere durante le attività e, immagino, anche non durante le attività.

Tramite la app Garmin Connect IQ (lo store di Garmin) ho modificato l’aspetto del quadrante, senza problemi.

Non ho approfondito la maggior parte delle funzionalità, anche perchè non mi interessa tutta la parte “fitness”, cioè quasi tutto. Tenendolo collegato tramite bluetooth al telefono si ottengono ottimi risultati.

L’ho provato durante due escursioni. Alla partenza ho azzerato il Garmin 62s e ho fatto partire l’attività di “camminata” del Forerunner. Simpatico, ma un po’ oppressivo per un escursionista, che a ogni chilometro vibri e ti dica il tempo con cui hai percorso quel chilometro e tante altre funzionalità sicuramente molto interessanti per un runner.

Una cosa che mi ha stupito è che un prodotto di fascia bassa abbia GPS, Glonass e Galileo. Attivabili, come ogni Garmin a coppie, cioè: GPS, GPS + Glonass, GPS + Galileo.

Alla fine, tornato a casa, la prima volta sono riuscito ad esportare la traccia dallo smartphone tramite Garmin Connect, la seconda non mi ricordavo più allora l’ho collegato a BaseCamp gestendolo come ogni altro GPS Garmin.

Dal confronto della traccia creata con il 62s e con il Forerunner 45 noto che:
i punti sono settati molto alti nel Forerunner (3382 contro 1665) saranno sicuramente settabili da qualche parte;
la distanza è uguale (esempio 14.489 contro 14.449 m) e l’accuratezza planimetrica nelle zone più difficili sembra superiore quella del Forerunner (anche perchè utilizza più satelliti)
i dislivelli no (salita 1.311 contro 757 m, discesa 1.239 contro 763) essendo un anello il Forerunner ha chiuso anche male l’anello con un differenza importante. Inoltre il dato corretto è sui 750m.

Dal confronto di una parte del grafico del profilo altimetrico si vede che il Forerunner è molto “sensibile” crea tanti micro saliscendo inesistenti. Penso a causa dell’assenza di un altimetro che controlli i soli dati del GPS. Chiedendo una conferma a Piero di Betulla Sport di Imola mi ha confermato quello che sospettavo, l’assenza del barometro crea una traccia con altimetrie praticamente sballate. Mi ha detto che attraverso la app Garmin Connect è possibile correggere i dati di quota e ottenere dati realistici.
Non mi sembrava che i GPS Garmin senza barometro (i modelli più economici) creassero una traccia così inaffidabile per quel che riguarda la quota.