Con le ultime versioni di OruxMaps c’è stato un grande cambiamento sia a livello di interfaccia (è comunque possibile ripristinare la vecchia interfaccia facilmente https://paolomontevecchi.it/la-nuova-interfaccia-di-oruxmaps-versione-9-genera-smarrimento/) sia a livello di permessi e cartelle di lavoro.
Noi “vecchi” utilizzatori eravamo abituati ad avere tutto facilmente disponibile sulla root del telefono o nell’SD nella cartella /oruxmaps. Quindi di poteva entrare con un gestore file dallo stesso telefono o dal PC con il cavo collegato.
Se si aggiorna la app avendo ancora installata la versione precedente non dovrebbe cambiare niente, ma se occorre installare la app per la prima volta (se per esempio abbiamo cambiato il telefono) allora la posizione dove vengono salvate le tracce e le mappe non si trova più così facilmente.
Dal sito di Orux nella pagina https://www.oruxmaps.com/cs/en/blog, scendendo fino all’argomento “Android +11 Scoped Storage” si legge (tradotto alla buona in italiano)
“La parte complessa, il nuovo sistema di salvataggio:
La versione 9.x utilizza il livello SDK di Android che obbliga le app a utilizzare l’archiviazione privata di ciascuna app, limitando le opzioni di accesso alla radice dell’archiviazione interna e dell’SD.”
Questo comporta che tracce e mappe custom sono salvate all’interno della cartella
Android/data/com.orux.oruxmapsDonate/files/oruxmaps/
Cartella che risulta invisibile ai normali gestori file. Solo alcuni: Xplores oppure File (non Files) e altri sono in grado di mostrare il contenuto di queste cartelle.

Dal PC con il cavo sembra che non sia cambiato niente e continua a vedersi tutto ma bisogna andare a cercare i file in questo posto strano, non in /oruxmaps come prima.
Sarebbe ora che noi “vecchi” ci abituassimo ad utilizzare queste app in un modo un po’ moderno, cioè aprendo le tracce toccandole e scegliendo Orux come app da utilizzare, e utilizzare il condividi per estrarre le tracce fatte. La strada presa dalle nuove versioni di Android è quella di iOS, impedire all’utente di girovagare nelle cartelle dello strumento per non fare danni e poi martoriare l’assistenza che il telefono non funziona più (condividere i percorsi fatti in Orux non è molto immediato ma c’è).
Se invece vogliamo mantenere il nostro modo “antico” di gestire la cosa, Orux ci ha messo a disposizione un metodo non troppo complicato:
Il tutto è spiegato nella stessa pagina vista prima del sito di Orux e viene spiegato dall’assistenza se qualcuno chiede delucidazioni.

- Occorre disinstallare la versione di Orux 9.x che ha creato il problema
- Installare il file OruxMapsGP0.0.1.apk. L’installazione di un file .APK preso da un sito che non sia uno store autorizzato comporta la necessità di convincere il telefono che non siamo facendo una cosa tremenda. Occorre rispondere diverse volte che siamo consapevoli del rischio enorme che corriamo, poi tutto si sistema
- Reinstallare Orux 9.x dallo Store



A questo punto sono ricomparse le cartelle dove erano una volta. Potrebbe succedere che futuri aggiormanenti modifichino la situazione, ma al momento non è dato sapere.