Metafora escursionistica: a un incrocio eravamo davanti in pochi e siamo andati da una parte. Quando sono arrivati tutti gli altri (tutti gli abitanti della terra, era un’escursione molto frequentata) sono andati tutti dall’altra parte.

Fuori di metafora: abbiamo utilizzato un approccio semplice, antico, tutto in locale, “a casa mia”! Tutti gli altri un approccio connesso, online, cloud (strumento/smartphone/sito/PC tutto connesso). Adesso è tutto così con l’internet delle cose e nessuno si fa le domande:

  • e se internet non va?
  • e la privacy dei dati?
  • è tutto in mano ad altri
  • e se vendono o chiudono l’azienda/sito?
  • e se cambia il contratto e passa da 0,20 a 20 euro al mese?
  • e se perdo lo smartphone?
  • la mattina non funziona niente e quindi … riesco a fare l’escursione o devo rinunciare?

Ci penso solo io a queste cose?

Gli esempi ormai sono tanti e tra i più eclatanti c’è ViewRanger che è stata acquisita da un’altra società e mi pare di avere capito che le mappe acquistate dagli utenti non sono più disponibili. Poi GPSies uno dei migliori siti/app che aveva un ottimo profilo gratuito dove di poteva lavorare egregiamente sulle tracce dei propri percorsi, anche questa acquisita da americani e adesso mantenendo il profilo gratuito si fa poco e in ogni caso con molte funzionalità in meno di prima.

Ci sono stati anche problemi di privacy gravi come con Strava in Afganistan dove nel mezzo del deserto c’era un numero spaventoso di tracce pubbliche, visibili da tutti e si è scoperto che erano le basi militari SEGRETE degli USA, e attorno ad esse i militari andavano a correre lasciando pubblico il tracciato, andando sulla singola persona il fatto di condividere pubblicamente data e percorso di un’escursione può risultare pericoloso per sè e comunque qualcuno saprà per quanto tempo non saremo a casa.

Anche le amministrazioni si fanno ingolosire da soluzioni a nullo o basso costo proposte da consulenti senza un bagaglio tecnico adeguato e sono state create infrastrutture di percorsi, cammini, sentieri anche complesse. Salvo poi trovarsi con la app scelta che passa da un profilo gratuito a uno a pagamento da un giorno all’altro e a questo punto sono costrette a proporre al turista una soluzione dove quest’ultimo deve prendersi la briga di loggarsi e pagare (una cifra ridicola tipo 3,99 euro) per avere a disposizione una traccia di 5 chilometri (il sentiero del turista incazzato).

A questo punto la mia difficoltà è: “cosa insegno?”

  • Torno all’incrocio e seguo tutti gli altri, mi adeguo e insegno il nuovo? Anche se non mi sembra giusto ignorare tutti i problemi visti
  • Continuo sulla mia strada (per me più affidabile e sicura), attacca il cavo, copia-incolla, trasferisci file…, in questo modo sono anacronistico?

L’altro giorno mi hanno contattato tramite la mail del sito per chiedermi un consiglio su come riuscire a estrarre tracce da un orologio Garmin perchè non si connetteva più a niente. Ho risposto che non sapevo come ripristinare le connessioni ma di provare ad attaccare l’orologio al PC con il cavo e cercare in qualche cartella i file .FIT o .GPX. Mi hanno ringraziato tanto e hanno scritto che non ci avrebbero mai pensato.

Al momento la soluzione temporanea che ho trovato è di non fare più corsi generali per più persone.

Fare solo lezioni private (anche online perché molto comode anche se l’allievo è molto lontano). In questo caso si lavora su un problema specifico (Garmin / BaseCamp, smartphone con una app specifica, creare mappe personalizzate per qualche strumento/app particolare). In questo modo mi adeguo all’esigenza dell’allievo e cerco di risolvere, con lui, il problema specifico.

Del resto nessuno chiede di imparare Komoot, Relive, Strava, Wikiloc… perché sono immediate, semplici, con poche funzionalità. C’è una falsa sicurezza che sia tutto facile, comodo, sicuro… finché dura. Poi se sorge uno dei problemi visti in precedenza ci si lamenta sui social e siamo a posto.

Sono stati molto bravi a sviluppare ambienti facili compatibili con i social, “il mondo del condividi”, hanno creato un mondo già conosciuto, sfruttando le caratteristiche e le funzionalità già utilizzate dai più.